A volte gli hotel galleggiano e, in certi casi, sono anche amici dell’ambiente.
Un hotel che si sposta sul mare o sul fiume mantenendo standard di sostenibilità è un po’ il sogno di chi ama le vacanze da marinaio, dove l’orizzonte è diverso ogni giorno senza mai cambiare stanza. Ma una crociera è davvero tanto sostenibile quanto gli alberghi tradizionali? Diamo un’occhiata a qualche idea.
Partendo dal Mare Nostrum una ecocrociera è tale solo se il carburante principale è il vento. Spinti solo da una vela, è ovvio che la velocità ridotta influenza la distanza percorsa. Bisogna dunque subito calibrarsi tra un periodo di un weekend (rimanendo dunque in prossimità della costa), una settimana (un arcipelago) e un periodo maggiore (grazie al quale magari porsi l’obiettivo di una grande circumnavigazione come potrebbero essere quelle di Corsica e Sardegna). Rimanendo nelle acque interne il battello Vita Pugna si muove tra Lombardia e Veneto offrendo una prospettiva davvero inusuale. In certi tratti c’è addirittura l’opzione bici per attraversare il paesaggio lasciando il fiume al mattino e ritrovare alla sera la cuccetta sulla riva.
Per infilarsi nelle baie dei Caraibi al fruscio degli alisei non c’è niente di meglio di un catamarano. Il natante di Ecocrociere si presta alla scoperta di tratti di costa raggiungibili solo grazie alla versatilità degli scafi che hanno un pescaggio ridottissimo e permettono così di avvicinare spiaggette da sogno. Rispetto ad una barca a vela tradizionale il catamarano offre spazi a bordo molto più ampi.
Dove lo spazio non manca affatto e si cercano i servizi di un (buon) albergo tradizionale, si incappa nelle crociere delle grandi navi. Tra le più grandi troviamo le navi da crociera di due grandi armatori italiani: MSC e Costa. Non cito a caso i nomi. Hanno natanti grandi, anzi grandissimi, lunghi come 3 campi di calcio e alti come un palazzo di 20 piani. Sono a loro modo anche oggetti eleganti, anche se in certi contesti sono decisamente invasive. Penso a quando sei in giro per Venezia e dalle calli vedi in fondo, nel canale, passare un rimorchiatore con attaccata un cima che cresce cresce cresce fino ad aggrapparsi a una prua che è la punta anteriore di un palazzo galleggiante che sovrasta quasi tutta la Serenissima. Eppure rispetto ai concorrenti hanno un vantaggio apprezzabile per chi ama davvero il mare: sono più pulite. Quelle di MSC, ad esempio, sono molto controllate e soggette a un severo codice di responsabilità e sostenibilità che la compagnia a gestione familiare si è imposta.
In particolare, sul concetto di sostenibilità, il lavoro della compagnia sarebbe a mio parere anche da prendere ad esempio per certi alberghi. In sostanza MSC si impegna a rispettare i mari in cui naviga e fa viaggiare i passeggeri riducendo al minimo l’impatto sull’ambiente. Sono tutte dichiarazioni dell’armatore, dettagli che mi piacerebbe verificare, anche se la garanzia di certificazione ECC (European Cruise Company) dovrebbe essere una forma di garanzia.