A volte la scelta che si pone é davvero tra volgaritá e sobrietá. Questa foto é un po’ come una scheda elettorale, dovrebbe essere abbastanza chiaro dove il buon senso ci suggerisce di mettere una croce. La domanda é la solita: quale é la scelta che possiamo davvero sostenere?
Archivio mensile:Febbraio 2013
Un supermercato in Svizzera
Da Maranello a Ortisei, la Scuderia Ferrari in Val Gardena
Perfino chi non è tanto eco, prima o poi ha bisogno di ossigeno, e in Val Gardena, tra le più caratteristiche località delle Alpi, la materia prima non manca. Complici lo scenario dell’Alpe di Siusi e le Odle che la delimitano a sud e a nord e il gruppo Sella che la chiude a monte, questo solco delle Dolomiti è uno degli scenari che non andrebbe mancato per chi vuole sciare in un ambiente capace di rinfrescare il corpo e l’anima.
Vacanze eco, viaggiare con chi rispetta la natura
europea del turismo sostenibile e responsabile. Sono finiti in cima al podio di questo gran premio del turismo verde 5 realtà di 5 modi diversi di fare vacanza:
La Galbusera Bianca è un borgo agricolo sostenibile a Rovagnate, in provincia di Lecco. Gaetano Besana, ex fotografo di moda, ha realizzato un paradiso di biodiversità nel cuore della Brianza. Un borgo sostenibile in bioarchitettura nel centro del Parco Regionale di Montevecchia, a 40 km da Milano, affiliato alle Oasi di Wwf Italia, con locanda e trattoria bio dove è possibile praticare anche un’esperienza di lavoro contadino solidale secondo i principi del progetto Wwoof (World Wide Opportunities on Organic Farms). Da un mondo effimero, come quello della moda, è passato a un mondo più slow, come quello dell’agricoltura sostenibile. Il merito va a un privato che ha saputo valorizzare il rapporto con la natura e ha reso fruibile a tutti la sua terra preservandola anche dal cemento.
Al Borgoriccio lo charme e lo stile country (chic) si sposano. Nel cuore del Cilento l’ospitalità è in stile anglosassone in una residenza d’epoca: due case, tre torri recuperate secondo gli antichi sistemi costruttivi del luogo fatto di mattoni, intonaco cilentano fatto di sabbia, cemento e ossido di ferro, selciati e scale in pietra. Nel borgo nacque una costola dei moti rivoluzionari del 1848 sotto la guida di Giambattista Riccio. Centocinquant’anni dopo, Angela Riccio si riscopre padrona di casa coccolando i suoi ospiti e offrendo loro insoliti itinerari di visita alla scoperta del Cilento, una delle aree più incontaminate della Campania.
Al Tirler accoglienza e benessere ecosostenibile profumano di alta quota. Siamo in Alto Adige, a Saltria, sull’Alpe di Siusi, in un comprensorio che ha sposato la mobilità dolce. La struttura è realizzata secondo i principi di bioarchitettura, con materiali a km zero. Si è aggiudicato numerosi premi, tra cui l’Unesco Biosphere and Sleeping Gold. Nelle camere dell’hotel, gli oli eterici del legno sudtirolese tranquillizzano e
abbassano la frequenza cardiaca, contribuendo al benessere degli ospiti. Tra i plus, il menù per celiaci e un sentiero di bare footing, percamminare a piedi scalzi nel bosco circostante.
L’Union Lido è un villaggio particolare nella laguna veneta. Ecosostenibilità, energie rinnovabili, riscaldamento solare, impatto ambientale minimo, attenzione ai disabili, sono le punte di diamante di
questo eco resort a Cavallino, a pochi chilometri da Venezia, immerso in 60 ettari di verde con un’area naturalistica dove si ripopolano specie animali autoctone. Il mare classificato “bandiera Blu” lambisce la
spiaggia dell’Union Lido, che regala a tutta la famiglia una vacanza consapevole, a contatto con la natura e a impatto zero grazie alle soluzioni sostenibili adottate nel tempo dai proprietari. Viene premiato
perchè è l’emblema del campeggio glamour ed eco-chic che offre servizi di un hotel di lusso a prezzi accessibili.
La cooperativa, con sede a Firenze, è composta da un team di persone che da molti anni operano con passione e inventiva nel turismo sostenibile, organizzando viaggi a piedi in Italia e nel Mediterraneo, alla scoperta di luoghi incontaminati. La proposta di Walden è quella di un camminare lento, in piccoli gruppi, alla scoperta dei territori, della natura e della storia, dei popoli e delle loro tradizioni.
Hotel che galleggiano e rispettano il mare
A volte gli hotel galleggiano e, in certi casi, sono anche amici dell’ambiente.
Un hotel che si sposta sul mare o sul fiume mantenendo standard di sostenibilità è un po’ il sogno di chi ama le vacanze da marinaio, dove l’orizzonte è diverso ogni giorno senza mai cambiare stanza. Ma una crociera è davvero tanto sostenibile quanto gli alberghi tradizionali? Diamo un’occhiata a qualche idea.
Partendo dal Mare Nostrum una ecocrociera è tale solo se il carburante principale è il vento. Spinti solo da una vela, è ovvio che la velocità ridotta influenza la distanza percorsa. Bisogna dunque subito calibrarsi tra un periodo di un weekend (rimanendo dunque in prossimità della costa), una settimana (un arcipelago) e un periodo maggiore (grazie al quale magari porsi l’obiettivo di una grande circumnavigazione come potrebbero essere quelle di Corsica e Sardegna). Rimanendo nelle acque interne il battello Vita Pugna si muove tra Lombardia e Veneto offrendo una prospettiva davvero inusuale. In certi tratti c’è addirittura l’opzione bici per attraversare il paesaggio lasciando il fiume al mattino e ritrovare alla sera la cuccetta sulla riva.
Per infilarsi nelle baie dei Caraibi al fruscio degli alisei non c’è niente di meglio di un catamarano. Il natante di Ecocrociere si presta alla scoperta di tratti di costa raggiungibili solo grazie alla versatilità degli scafi che hanno un pescaggio ridottissimo e permettono così di avvicinare spiaggette da sogno. Rispetto ad una barca a vela tradizionale il catamarano offre spazi a bordo molto più ampi.
Dove lo spazio non manca affatto e si cercano i servizi di un (buon) albergo tradizionale, si incappa nelle crociere delle grandi navi. Tra le più grandi troviamo le navi da crociera di due grandi armatori italiani: MSC e Costa. Non cito a caso i nomi. Hanno natanti grandi, anzi grandissimi, lunghi come 3 campi di calcio e alti come un palazzo di 20 piani. Sono a loro modo anche oggetti eleganti, anche se in certi contesti sono decisamente invasive. Penso a quando sei in giro per Venezia e dalle calli vedi in fondo, nel canale, passare un rimorchiatore con attaccata un cima che cresce cresce cresce fino ad aggrapparsi a una prua che è la punta anteriore di un palazzo galleggiante che sovrasta quasi tutta la Serenissima. Eppure rispetto ai concorrenti hanno un vantaggio apprezzabile per chi ama davvero il mare: sono più pulite. Quelle di MSC, ad esempio, sono molto controllate e soggette a un severo codice di responsabilità e sostenibilità che la compagnia a gestione familiare si è imposta.
In particolare, sul concetto di sostenibilità, il lavoro della compagnia sarebbe a mio parere anche da prendere ad esempio per certi alberghi. In sostanza MSC si impegna a rispettare i mari in cui naviga e fa viaggiare i passeggeri riducendo al minimo l’impatto sull’ambiente. Sono tutte dichiarazioni dell’armatore, dettagli che mi piacerebbe verificare, anche se la garanzia di certificazione ECC (European Cruise Company) dovrebbe essere una forma di garanzia.
Viaggiare in verde, l’anima del turismo eco e sostenibile
Oggi apre quel che rimane della BIT (Borsa Italiana del Turismo). Un tempo era il punto di riferimento per chi voleva pianificare un viaggio. Oggi il potere divulgativo del web l’ha ridimensionata a una (piccola) vetrina con (qualche) idea. Grandi assenti sono Spagna, Francia, Germania, mentre in ambito italiano hanno investito altrove l’Alto Adige – Südtirol e la Valle d’Aosta, tutte queste realtà hanno puntato su piattaforme turistiche che portano il viaggio direttamente sul device di ognuno, senza andare in nessuna fiera.
Mettiamo allora qualche paletto per capire se vogliamo davvero viaggiare eco o se chi ci sta vendendo un ecopacchetto turistico non ci stia invece tirando un pacco e basta. Si può definire ecosostenibile una forma di viaggio in cui prevalgono rispetto e favore verso la scoperta dell’ambiente, sia da parte di chi ospita, sia da parte del visitatore. Si definisce anche turismo consapevole ed è particolarmente apprezzato da chi privilegia la dimensioni di scoperta vicine al paesaggio e all’attività fisica, dove per questo non significa sudate infinite o fatica insopportabile ma solo magari camminate tranquille e abbandono alla sensorialità del viaggio (il profumo del bosco, il gusto del cibo, la mano che tocca la pietra di un muro antico, il suono del vento tra gli alberi). Le statistiche dicono che chi sceglie di muoversi con un occhio all’impatto ambientale possiede un livello scolare medio – alto ma non necessariamente un budget più elevato degli altri per le vacanze. Il denominatore comune tra i viaggiatori verdi è l’accettazione di un ritmo più lento rispetto alla norma, viaggiare è già scoprire solo per il fatto di muoversi. Il treno è allora meglio dell’aereo, la bici dell’auto e così via. Il turismo sostenibile, inoltre, costituisce una grande opportunità di sviluppo economico per aree in cui i piccoli numeri non giustificano grandi investimenti, privilegiando spesso piccoli e medi comuni che rischierebbero di spopolarsi. Non dimentichiamo che nei paesini il turista tende poi ad essere considerato come un ospite e non come un cliente.
Memoria di voto, un’isola d’Elba per i candidati premier
Nel nostro paese ci giochiamo ogni anno 500 chilometri quadrati di suolo. Come dire che in dodici mesi copriamo di cemento o compromettiamo due isole d’Elba (dati diffusi da Legambiente). Troppo.
Risveglio da orsi – Bears Awakening
Cosa succede al termine delle grandi nevicate? Lo racconta, assieme ad altri eventi ciclici per la natura del nostro pianeta, la collana della BBC commentata da David Attenborough. Le immagini clamorose di Planet Earth compiono 5 anni ma rimangono di una bellezza che difficilmente non tocca il cuore.
Purtroppo, o per fortuna, ogni scena ci ricorda anche che serve non abbassare la guardia. Il nostro dovere ci impone di collegare ogni immagine al rischio di non poterne più godere in futuro. In tema di orsi, come quelli polari del filmato, il ritiro dei ghiacci dovuto al surriscaldamento del pianeta rappresenta una minaccia.
Paradossalmente, lo stesso ritiro dei ghiacci, dovuto però questa volta alla combinazione naturale tra maree e correnti, ha liberato l’incauto branco di balene rimaste bloccate in Canada. Come dire: il sistema di Gaia si autoregola nonostante i tentativi dell’uomo di compromettere gli equilibri.
La domanda che spesso mi faccio è fino a quando l’autoequilibrio ci permetterà di continuare poi a fare i nostri comodi? Provate a leggere qui.
Ce l’ho, manca, 2000 cucce a colpi di figurine
Lo ammetto le credevo quasi estinte, relegate a terrificanti mostri giapponesi, accantonate nelle scatole delle edicole a fare polvere, ma non è così. Le figurine con gli album esistono ancora e a questo punto, nell’era della playstation, il loro successo vale doppio. Credo siano tranquillamente marcabili come evergreen e spero che siano anche il modo per affezionare i piccoli alle collezioni e al commercio istintivo, come fecero con la mia generazione. Alzino la mano quelli degli anni 60 e 70 che non hanno imparato a collezionare, scambiare, trattare con il mazzo in mano al grido di “ce l’ho, manca”. Non solo: oggi le figurine fanno anche bene, almeno stando a quanto leggo in un comunicato congiunto tra l’ENPA (Ente Nazionale Protezione Animali) e l’editore Pizzardi. Parte del ricavato di album “Gli amici cucciolotti” e delle relative bustine sarà devoluta per l’acquisto di cucce per amici quadrupedi. Ben vengano quindi le figurine, magari capaci anche di educare un po’ al rispetto degli animali, più di tanti giochi che invogliano a distruggere anziché a proteggere.
La moda che promette sogni ma così è un incubo
“La moda promette sogni, ma così è un incubo, lancia anche tu un guanto di sfida”.
Qui il filmato della nuova campagna di Greenpeace con Valeria Golino, per scoprire che, a volte, quello che indossiamo fa male a noi e all’ambiente.