Sempre ammesso che ci si arrivi, tra più o meno mille secoli la razza umana potrebbe trasformarsi assumendo connotati con occhi di cerbiatto.
A sostenerlo è Alan Kwan, esperto di Genomica Computazionale. In modo non evidenziabile dal rendering, lo studioso sostiene anche che avremo una pelle più pigmentata per meglio resistere all’aggressività dei raggi cosmici e ci avvarremo di nanoteconologie per i difetti relativi a vista e udito, compromessi dalle intense attività spaziali che, prevede lo studioso, coinvolgeranno ogni uomo nel suo percorso lavorativo.