Se immaginassimo la terra come il nostro corpo o, meglio, viceversa. Come vedremmo su un corpo umano quel che ogni giorno facciamo al pianeta? Matthew Palmer ne ha fatto un video.
Tutti gli articoli di stefano paolo
Earth Day, supereroi alla festa della Terra
Supereroi cercasi! Non sfogliate i Comics. Oggi si celebra la Giornata Mondiale della Terra. Indetta dall’ONU, si propone di sensibilizzare i cittadini del pianeta sul tema dell’ambiente. Ogni paese che vi aderisce, declinerà la ricorrenza attraverso migliaia di eventi. Nel nostro paese,
Earth Day Italia organizza momenti di incontro in giro per la penisola.
Dal 22 al 29 aprile al Maxxi di Roma c’è “Cambiamo Clima!”, una mostra fotografica con cui si raccontano al grande pubblico gli Eroi della Terra. I protagonisti sono supereroi ma non sono usciti dai Comic Book. C’è la storia del guardiano delle più grande discarica campana che respira piano per non morire asfissiato, quella dei netturbini siciliani che ritirano i rifiuti tra le case a dorso di mulo, la testimonianza della famiglia i cui genitori hanno deciso di vivere in un bosco tra Veneto e Trentino, i ricordi del guardaparco dell’oasi di San Massimo, dove 200 ettari di foresta sono curati senza usare prodotti chimici. Nel riportare la notizia, Repubblica accompagna con un bel commento di Carlo Petrini, Patron di Slow Food. Chi sono i supereroi della Terra nel 2014?
Sono quelli che crescono il cibo e fanno sì che la terra l’aria e l’acqua, le risorse che servono a fornircelo, non si compromettano mentre vengono impiegate. Sono i custodi di un pezzo di mondo con il loro piccolo orto, la loro piccola azienda agricola, i terreni sui quali seminano e generano il cibo per la loro famiglia o per un’economia locale che non chiede che si distrugga per produrre, ma pretende che si conservi la porzione di terra su cui si vive, grazie a cui ci si nutre. Sono tanti per il mondo. Ho il privilegio di conoscerne molti, grazie alla rete internazionale di Slow Food e di Terra Madre e so che molti altri ancora ce ne sono. E credo siano in aumento.
A Roma, il 21 aprile si è tenuta la Maratona a Km Zero nella Riserva Naturale del Parco dell’Aniene, per promuovere la fruizione dei Parchi Urbani e dei Prodotti a Km Zero nell’Anno Internazionale dell’Agricoltura Familiare. È stata l’occasione per ricordare ville, giardini, parchi urbani, aiuole, un patrimonio di cui spesso non ci rendiamo conto. Non è solo una una questione estetica, ma di salute. Sapevate che in Italia il verde urbano contribuisce ad assorbire 12 milioni di tonnellate di CO2, pari al 3% del totale delle emissioni nocive della penisola?
Per la 44esima edizione della manifestazione, l’ONG ambientalista Green Cross, insieme ad Earth Day Italia, hanno deciso inoltre di pubblicare un decalogo che spieghi come fare a ridurre i nostri rifiuti. Secondo un rapporto Ispra, infatti, nel nostro Paese si contano annualmente 31,4 milioni di tonnellate di rifiuti urbani: molti sono smaltiti in modo scorretto, spesso abbandonati sul ciglio delle strade o “nascosti” nelle zone verdi.
I consigli di Earth Day sono conosciuti ai più, ma servono comunque per avvicinare le molte persone che ancora non hanno sviluppato una sensibilità sul tema.
1. Evita i prodotti usa e getta. Un esempio: le pile ricaricabili si possono riusare centinaia di volte, facendo risparmiare a te denaro e all’ambiente pericolose sostanze;
2. internet permette di inviare e ricevere documenti ed evitare di stamparli: si salvano alberi e si limita l’inquinamento causato dai trasporti;
3. comprando prodotti sfusi e alla spina al supermercato si limitano imballaggi di carta, cartone, plastica, polistirolo;
4. dimentichiamoci dei sacchetti di plastica: per gli acquisti preferiamo le borse di carta, cotone, iuta, biodegradabili o comunque riutilizzabili;
5. impariamo a preferire cibi e acqua che arrivano da vicino e impariamo a cucinare anche con gli avanzi : esistono tantissime gustose ricette che ti aiutano a “ricreare” al meglio gli alimenti, evitando che vadano a finire nell’immondizia;
6. per conservare gli alimenti, usiamo i contenitori di vetro e non l’alluminio: inquina, e per la sua produzione lo spreco di energia è enorme. Se si consumano lattine e pellicole di alluminio, è importantissime che siano smaltite negli appositi cassonetti;
7. se indumenti, accessori o giocattoli non ti piacciono più, regalali a qualcun altro: quello che per noi è uno scarto, per un’altra persona può diventare una risorsa preziosa. Conosci, ad esempio, i gruppi di “Te lo regalo se vieni a prendertelo“?;
8. prima di gettare via un computer o un telefonino, verifica che non si possa riparare o che non esistano pezzi di ricambio. E ricorda che le apparecchiature elettroniche vanno smaltite in modo adeguato e non gettate nell’indifferenziata;
9. fai la raccolta differenziata, soprattutto della frazione organica: in questo modo si possono produrre fertilizzanti alternativi a quelli chimici;
10.non bruciare rifiuti di alcun genere: la combustione incontrollata dell’immondizia libera nell’aria sostanze molto velenose.
10 ricette per riciclare uova e colombe
Pasqua è passata, ma cioccolato delle uova e avanzi di colomba no. Ci sono un bel po’ di modi per inventarsi dei dolci usando come ingredienti base quello che durante le feste non abbiamo avuto il coraggio o la forza di finire. L’autrice si definisce una macchina da guerra antispreco. Dalla gola che mettono le sue ricette non stento a crederlo: dalla nutella di cioccolato al pudding di colombe si prospettano un sacco di merende gustosissime.
Ötzi, l’iceman che è in noi
Ötzi, la mummia ritrovata sul ghiacciaio del Similaun in Alto Adige Südtirol, in un certo senso è ancora viva. Frammenti di materiale biologico prelevati dal corpo conservato nel museo di Bolzano, analizzati e confrontati con un campione di 4000 abitanti della zona, ha dimostrato che un tirolese su otto ha nel proprio DNA una mutazione riscontrata anche in Ötzi. Facendo due brevi calcoli, dunque, dopo circa 400 generazioni si può dimostrare che un po’ di quella mummia viva tra noi.
Ogni volta che visito il museo archeologico (fino al febbraio 2015 c’è la mostra Frozen Stories, dedicata alle conseguenze archeologiche del cambiamento climatico), di fronte a quel corpo, non posso non pensare a una serie di elementi come la sua vita, le ferite, le cause della morte, cosa possono aver visto quegli occhi prima di chiudersi per sempre. Poi non posso non pensare a cosa vedono invece gli occhi dei discendenti della mummia.
Chissà se, confrontando le immagini, l’antenato si sentirebbe a casa oggi e il pronipote riconoscerebbe le stesse valli. Mi immagino che l’istinto, o certi istinti o sensi come olfatto e udito, fossero molto più sviluppati dei nostri attuali. Cosa vedrebbe, sentirebbe, udirebbe e soprattutto percepirebbe un Ötzi di oggi?
Soprattutto, se ancora fosse accettabile la veduta dalle montagne, come farei a spiegargli lo scempio appena usciti dall’Alto Adige e arrivati in Val Padana?
Questo articolo è pubblicato anche sull’Huffington Post.
La nuova arca, niente Noah ne Russel Crowe ma un frigorifero
Nell’attesa, gli effetti speciali iniziamo a goderli al cinema.
Buona Pasqua a chi saprà da dove arriva la carne che ha nel piatto
Una eclatante protesta dell’associazione Essere Animali ha portato in piazza Duomo a Milano quattro cadaveri.
Sono agnelli, ma non sono stati uccisi per essere macellati. Anche se quello era il loro destino, sono morti di stenti per le condizioni in cui sono stati allevati e trasportati.
Questo non è un messaggio contro il valore delle tradizioni o a favore dei vegetariani convinti. E’ solo un post per incoraggiarci a chiedere da dove arriva quello che mangiamo e per sensibilizzarci sul fatto che c’è carne e carne. Sapere cosa si ha nel piatto e che quello che si vede ha seguito la via giusta, è un dovere prima ancora che un piacere. Si chiama consumo consapevole. Lo si respira quando si mangia in cascina, o se sei in città in posti come Eataly, e non è un marchettone al Farinetti di turno.
Il professor Veronesi sostiene che un italiano su due morirà a causa di un tumore, molti dei quali indotti dall’eccessivo consumo di carne. La carne la mangio, ma voglio essere certo da dove arriva. Questa dovrebbe essere un’ulteriore riflessione. La riporto, se non bastassero quei quattro cuccioli esibiti…
L’orso star di Game of Thrones
L’orso di Games of Thrones non è un effetto speciale. Si chiama Bart ed è il “cucciolo” dell’animal trainer Doug Seus. Sono davvero incredibili le immagini del 71enne e del suo orsacchiotto. Adottato da piccolo, il bestione da 6,5 quintali gioca con l’uomo dando prova di uno splendido rapporto uomo-animale. La meravigliosa montagna di pelo è anche una star del cinema, avendo recitato in numerose pellicole e con attori di fama come Brad Pitt e Morgan Freeman.
Mi viene in mente a quando da piccoli si giocava coi peluche: che effetto pensare a queste dimensioni, non solo fisiche ma anche di affetto.
Questo articolo è pubblicato anche sull’Huffington Post.
Il caricabatterie veloce
Il caricabatterie che in pochi (30!) secondi riporta l’autonomia del cellulare al 100% esiste e tra un anno sarà in commercio. Lo hanno progettato gli israeliani di una società nata da uno spin off della Tel Aviv University. La notizia è sensazionale sia per essere un rimedio alla normale carenza di autonomia degli smartphone che per il fatto che l’azienda è specializzata in tecnologie a base biologica. Ora, escludendo che nella custodia ci sia un criceto, forse siamo di fronte all’uovo di Colombo. Chissà se, magari, dai telefonini potremo poi estendere alle auto.
Fuorisalone: a Milano c’è anche l’eco
Milano è tirata lucido per il Salone del Mobile e soprattutto per il Fuorisalone. Fioccano gli appuntamenti e le occasioni per immergersi nel design. Tra luccichii e ricerca, come dodici mesi fa, propongo la facciata Eco della settimana, per scoprire che la sostenibilità e l’ambiente riescono a non fare a cazzotti con le tendenze contemporanee e l’hi-tech.
Al Super Studio di via Tortona si trova RI_USO. Nato nei laboratori della Alcar Italia secondo un nuovo concetto di industrial design eco-sostenibile, si presenta “RI_USO nomade” per il Temporary Museum for New Design. Un’ installazione contemporanea dalle linee essenziali e dal design morbido e leggero che avvolge ed illumina lo spazio. I tappeti e le tende simbolo del nomadismo, del suo carattere itinerante ed in continuo cambiamento, modificano il senso stesso del luogo in cui operano dando vita ad una trasformazione imperdibile utilizzando un linguaggio visivo in continuo movimento che coinvolge lo spettatore inducendolo alla riflessione. Sempre al SuperStudio non mancate le poltrone fatte in lamiere di automobile e gli oggetti reinventati con i rifiuti in plastica.
Lì vicino c’è il NHow hotel con l’evento di eco design più noto del Fuori Salone: IO RICICLO TU RICICLI. Quest’anno, per la prima volta, l’evento sarà ospitato in contemporanea anche presso Palazzo Isimbardi, sede della Provincia di Milano, in corso Monforte 35. L’evento ha anche una ghiotta pagina facebook.
Se siete malati di pedale, come chi scrive, andate nel BreraDesignDistrict. Dalle prime draisine ai bicicli dell’800. Dalle bici dei lavori alle biciclette di Coppi, Bartali, Mercx, Binda e Baldini. Dalle scatto fisso alle bici da corsa più belle ed eleganti. È la mostra Biciclette Ritrovate: quasi una storia della bicicletta. Dalle 12 alle 24 negli storici cortili di Rossignoli Milano in c.so Garibaldi.
Già che siete in zona, vi venisse fame, fate un passaggio all’ex Falegnameria Cavalleroni di via Palermo 11, Brera. Con il riuso della lana che porta al concetto di RESIGN (riciclo + design) minimal, tailored made e originale, si creano tavoli, poltrone, sgabelli, vasi ed altri oggetti. Ogni giorno ci sarà un piatto diverso, frutto di una ricerca culinaria che utilizza materie prime di alta qualità ma anche con un’attenzione particolare all’ambiente, che tutti i visitatori potranno degustare in qualsiasi momento.
Avete pargoli al seguito o semplicemente vi va di immergervi nelle avventure di cartone? Eco and You racconta arredamento di design in cartone ondulato destinato principalmente all’infanzia. Il bambino diventa protagonista nelle collezioni che reinterpretano, con forme nuove, oggetti e arredi comuni, i modi di vivere. Studiati a misura di bambino, i prodotti lo accompagnano nel suo percorso di crescita e attraverso il gioco contribuiscono a migliorare il suo approccio sensoriale e creativo.
Sempre rimanendo in tema di infanzia, questa volta primissima, la fotografa Michela Magnani collabora con eco-arredo di Conlegno ed espone i suoi scatti più famosi all’interno dell’esposizione “800×1200 eco-design” al Fuorisalone 2014. La mostra è incentrata sui neonati, foto delicate che profumano di carillon e borotalco, e che ci mostrano i volti dei bambini appena nati, le loro espressioni buffe, i sorrisi, i sospiri e i sonnellini profondi e buffi. Le soluzioni di eco-arredo di Conlegno sono molto interessanti e offrono prospettive diverse dei materiali di recupero come i pallet. La zona è quella di via Tortona.
Se avete il pollice verde il vostro posto è in “Verde libera tutti”, l’iniziativa organizzata per il secondo anno dall’associazione Promogiardinaggio, che punta a sensibilizzare le persone di tutta Italia alla scoperta delle tante aree urbane non curate e addirittura spesso lasciate nel degrado, e ancor più a passare all’azione, cioè a compiere ognuno un gesto, dal più piccolo e simbolico al più significativo, volto a favorire la natura.
Re-Week è tra gli appuntamenti più originali. Si terrà in un centro sociale autogestito che si trova in zona centro. Un luogo che una volta ospitava una grande scuola. Il nome Re-Week è stato pensato per sottolineare l’aspetto rivoluzionario dell’evento, ma anche perché il tema principale dell’evento è il riciclo, il riuso, ma anche l’handmade, l’artigianato. Non cercate qui le grandi firme, perché sono perlopiù ragazzi e genialoidi con la passione dell’invenzione. Un’occasione per tutti i giovani designer che non hanno le possibilità di mettersi in mostra al Fuori Salone 2014 di poter proporre i loro prodotti, in maniera gratuita e con una visibilità davvero molto importante.
Alimentazione e sostenibilità non potevano sposarsi sotto l’insegna di EuroCucina. Grohe e LifeGate invitano allo showcooking “eco-rivoluzione in cucina” della food blogger Lisa Casali, in cui si impara a cucinare, ma anche assaggiare, piatti gustosi e sostenibili.
Un consiglio, anzi una preghiera. in questi giorni, dimenticate auto e moto. Piuttosto pensate alla bici. Sapete che il noleggio comunale di BikeMi offre formule “assaggio” giornaliere e settimanali? Con appena 2,5 euro o 6 euro ti divori la città in lungo e in largo. Con un certo senso pratico, potete anche vederla in questo modo: fatevi la mappa del vostro Fuorisalone e lanciatevi a collegare i puntino coi pedali. Potreste scoprire che l’unico propulsore per non perdervi davvero nulla e intensificare le visite sono le vostre gambe. Sarà come vedere due o tre Fuorisaloni.
Questo articolo è pubblicato anche sull’Huff Post.
Hai lo smartphone facile? Preoccupati
Smartphone, iPhone5, iPhone6, iPad, iDiqui, iDilà. Se fatichi a staccare il dito dallo schermo touch del tuo furbofono, attento! Potresti un giorno scoprire che il tossico sei tu.