Archivi categoria: Terra degli Orsi

Elisir di giovinezza in nove cibi facili

Nessun miracolo, solo un po’ di costanza per restare giovani fuori.

I consigli degli esperti vertono su:
>mangiare in piccoli pasti, semmai più frequenti
>privilegiare carboidrati da frutta e verdura e nelle prime ore della giornata
>concentrare proteine magre nella fascia serale della giornata
>non far mancare mai nel corso della giorno: acqua (a piccoli sorsi e almeno 2 litri al giorno), the verde o the matcha (il re degli antiossidanti), almeno un bicchiere di vino (2 sono ottimi per frenare l’invecchiamento cellulare), mirtilli (un miracolo per il cervello), agrumi (vitamina C e ottimi per il cuore), carote (come loro, nessuno per la pelle), spinaci (prevengono le malattie ossee), pomodori (con la buccia che contiene licopene), un quadratino di cioccolato fondente (è un neuroprotettivo), frutta secca (ottima per malumore, irritabilità e disturbi del sonno).

Per restare giovani dentro? Leggere libri, camminare scalzi sui prati respirando l’alba e il tramonto, trovare la persona giusta con cui dividere una bella vita. Fosse facile… però possiamo almeno provarci.

Se nevica il rosso

Sulle Dolomiti, dalle parti di Cortina, è caduta una spolverata di neve rossa.

Nessun fenomeno di carattere eccezionale o inquinante, solo un’alga che trasmette la sua colorazione al manto nevoso provocando nei turisti e negli escursionisti una sensazione di curiosità. Cosa ci fa un’alga lì? E’ un organismo monocellulare che prolifera in condizioni estreme ad alta quota o ai poli. Esattamente dove non crederemmo possibile crescere nulla. Mai sottovalutare il potenziale di sviluppo della vita, perfino in assenza della specie umana.

Il fenomeno è segnalato fin dal 1800, ad essere rara è la data in cui si è manifestato. Nulla di inusuale se però pensiamo che il 26 maggio sulle Alpi stava ancora nevicando abbondantemente.

Se al posto della luna ci fosse Giove?

Come potremmo immaginare il cielo dei nostri paesaggi preferiti se al posto della Luna ci fossero gli altri pianeti del sistema solare? La risposta è in un breve video che è un originale sforzo di immaginazione. Se succedesse davvero, la realtà sarebbe diversa da quella delle immagini, con la gravità di Giove a cambiarci la vita o gli anelli di Saturno che probabilmente includerebbero la Terra.

Proprio da Saturno, a 1.5 miliardi di chilometri da dove stiamo leggendo, è arrivata ieri una foto scattata dalla sonda Cassini. Niente di particolare se non fosse che gli oggetti ritratti al centro dell’immagine sono la nostra Terra e la sua Luna. Questa è una visione che fa riflettere: in un universo nero e vuoto, si accentua l’idea di una navicella che ci ospita e protegge come una scialuppa sicura e accogliente in un mare desolato. Mostrerei la foto a chi inquina e non si assume responsabilità sulla salvaguardia di questa scialuppa.

Domenica dove: la montagna va a Pila

Per chi cerca una stazione montana attenta ai temi dell’ambiente suggerisco Pila, in Valle d’Aosta.

Della corona di boschi che circonda il Monte Emilius, appena sopra Aosta, si possono raccontare cose interessanti: si cammina in una cornice panoramica che spazia dal Gran Paradiso al Monte Rosa passando per il Bianco e il Cervino, si pedala alla grande in un bike park con diversi gradi di difficoltà, ci si destreggia con un parco avventura che mette alla prova il senso dell’equilibrio, si mangia e si beve bene grazie a una costellazione di locali tradizionali sui sentieri.

La cartina è scaricabile sui palmari. Buono anche il livello del servizio alberghiero, ho molto apprezzato il trattamento dell’Hotel La Chance, con un ottimo rapporto qualità prezzo e un piccolo centro benessere affacciato sul prato e il Monte Bianco.

Ma veniamo alla parte eco. La località merita di essere presa in considerazione per almeno tre motivi. Il primo e più importante è la mobilità sostenibile: scendendo dal treno nella stazione aostana la telecabina porta direttamente in quota facendone il punto di interscambio diretto rotaia-fune più vicino a Milano e Torino. Proprio la vicinanza dalle grandi direttrici premette di contenere i tempi di spostamento e i relativi costi, ambientali e di portafoglio. Infine, la stazione è attenta ad argomenti come la piantumazione dell’erba sulle piste da sci, la raccolta dell’acqua in quota per non pomparla dal fondovalle, la raccolta differenziata dei rifiuti.
Insomma, che si voglia salire a Pila per fare sport, dormire in rifugio o solo abbandonarsi alla lettura di un libro su uno dei laghi d’alta quota che punteggiano la conca, qui non manca energia, come del resto il nome della località lascia ben sperare da subito.

Abbandonare è un reato, oltre che da idioti

Si avvicinano le ferie e la scellerata abitudine di abbandonare gli animali prima della partenza.

Dalle tartarughine ai cani, si stimano in almeno 350.000 le vittime di questo massacro della morale e di esseri viventi.  Più della popolazione di città come Bari, Catania, Venezia. Nessuno di quelli che leggono questo blog credo sarebbe mai capace di un gesto tanto crudele, ma magari, proprio chi legge sospetta qualcuno capace di farlo. Girategli questo filmato e fateci due chiacchiere. Fosse anche per un criceto…

Non solo: vedete una macchina abbandonare un animale? E’ penalmente perseguibile: denunciate la targa e fategli una bella foto. Se non ve la sentiste di sporgere denuncia, scrivete a me le circostanze e il luogo, posso farmene carico volentieri.

Hai un cane? Portalo in spiaggia

Mi è capitato di assistere a un caso di discussione tra un gestore di stablimento balneare e una signora infastidita dai cani presenti in spiaggia.

Al di là del fastidio nell’ascoltare le obiezioni della milanesona grondante di pregiudizi, ho dato un’occhiata in rete, scoprendo che almeno la metà dei divieti per i quadrupedi sono invalidi. E’ dunque utile documentarsi per non farsi cogliere impreparati. In linea di massima, in rete si trovano comunque elenchi di spiagge con cani ammessi, basta cercare e informarsi prima di partire.

Vi confesso, che al provocatore che è in me non dispiacerebbe presentarsi lì anche con altri animali un po’ originali, tanto per arricchire un po’ la fauna da spiaggia e scoprire cosa succede.

L’atomo impazzito fuori dalla porta

L’Italia ha rinunciato al nucleare. Il proprio. Come la mettiamo con quello degli altri, alle porte della nostra nazione?

Questa mappa ci mostra che i francesi giocano con gli atomi appena oltre il confine. Questo non  sarebbe grave se tutto fosse sufficientemente controllato. Sono assolutamente a favore delle fonti rinnovabili, ma sono anche sufficientemente realista per capire che dobbiamo studiare fonti di energia in grado di sostenere i prossimi dieci miliardi della popolazione. Hollande è la persona giusta a promuovere gli studi? Il presidente francese, a seguito delle promesse fatte in campagna elettorale, non è chiaro nei suoi programmi attuali.

Le centrali d’oltralpe sono vecchiotte e non sono i soggetti di studio ideali, ma sono soprattutto insicure, come il recente blitz di Greenpeace ha dimostrato. Prima ancora ci era atterrato un temerario col paracadute.

Se dovesse capitare il pazzo squinternato che ci prova con una cintura di tritolo in vita?

Il Colosseo Quadrato diventa di moda

Il Colosseo quadrato, alias il Palazzo della Civiltà Italiana all’EUR, ha finalmente trovato una destinazione che richiamerà attenzione e produrrà perfino reddito per i prossimi 15 anni.

Non si può non apprezzare il fatto che una struttura inagibile che è un esempio eccellente di architettura razionalista smetta di essere transennata e riprenda vita, tanto più se collegata a un grande marchio della moda che crei un ponte tra gli stili. Ancora di più si apprezza che non si sono verificate nuove colate di cemento, ma si è semplicemente scelto di valorizzare l’esistente.

Senza pensare anche alla grande opportunità di produrre reddito, sarebbe bello che l’esempio fosse seguito altrove in Italia. Se gli enti proprietari non sono in grado di mantenere un edificio (ma vale anche per le opere d’arte) e se qualcuno è interessato a non abbatterlo ma anzi a conservarlo, è logicamente corretto che questo sia affidato ai privati in gestione.

La carrozzina con le montagne intorno

Per la prima volta nella storia del turismo, un paese alpino mette ufficialmente in rete un network di sentieri su scala nazionale e destinato espressamente al pubblico con difficoltà motorie.

Intendiamoci, la novità non è il sentiero per gli handicappati o la pagina web della descrizione del percorso. In Italia esistono tracciati segnalati su parks.it , come ne esistono nelle singole regioni e in certi comprensori turistici. La novità è che un intero stato si è mobilitato e ha messo un sigillo su scala nazionale definendo i percorsi, la segnaletica e, soprattutto, creando le condizioni per arrivarci anche con i mezzi pubblici.

Il paese è la Svizzera. A questo punto si possono pensare due cose: 1- facile, è un piccolo paese ed è ricco, 2- erano già in vantaggio per la rete sentieristica integrata con mezzi pubblici.

Punto 1. Sì, è facile. La Svizzera sarà anche piccola ma è un groviglio di valli e montagne, e comunque è facile perché gli svizzeri sono ben organizzati, hanno senso civico e si muovono nelle loro parti in modo coordinato. Ricordo che, sembrerà una sciocchezza, in certe regioni italiane chi organizza le linee bus nelle valli non tiene conto di dove iniziano i sentieri e le fermate sono distribuite come fagioli in un barattolo, cioè a caso.

Punto 2. Certo che sono in vantaggio, ma non perché un giorno si è spalancato il cielo e una colomba bianca ha illuminato il paese del groviera e cioccolato. Sono partiti prima e hanno costruito un “sistema”. Cos’è un sistema? Cito Wikipedia: “il sistema, nel suo significato più generico, è un insieme di elementi interconnessi tra di loro o con l’ambiente esterno tramite reciproche relazioni, ma che si comporta come un tutt’uno, secondo proprie regole generali”.

Ora un semplice esercizio prima di lucidare la carrozzina e mettersi lo zaino: sottolineare le parole della definizione wikipediana estranee alla rete italiana. Resta ben poco di diverso se non affrettarsi a mettere un biglietto svizzero in tasca.

Un’ultima nota: non sottovalutiamo questi sentieri. Sono sì stati pensati per individui con difficoltà motorie, ma non disdegniamoli anche per i passeggini, per avvicinare i più piccoli o per gli allergici alla troppa fatica alla montagna.

Questo articolo è stato pubblicato anche sull’Huffington Post.