150 anni di CAI, la memoria incontra l’avventura

Ricorre quest’anno una data storica per chi ama la montagna e l’escursionismo, per chi è sensibile al fascino della scoperta, passo dopo passo, segnavia dopo segnavia, alla ricerca della propria meta.

I 150 anni del CAI (Club Alpino Italiano) sono un’occasione unica, anche per i “non addetti ai lavori” e non facenti parte di alcuna associazione naturalistica o escursionistica, per avvicinarsi a questa dimensione ancora ricca del significato di esplorare.
Cosa c’è infatti di più avventuroso dell’orientarsi fra vette e sentieri di alta quota?  Quale emozione più grande dell’aprire una cartina lungo il cammino per cercare di capire dove siamo e dove stiamo andando?
E’ una sensazione davvero unica, quella di camminare e salire verso l’alto, percorrendo strade poco battute, che nessuno ricorda più. E quest’ultima è anche una fra le funzioni più importanti di questa storica Associazione, ovvero quella di tracciare, segnalare e mantenere in vita percorsi storici, dall’alto valore culturale e umano, oltre che naturalistico. Ne è un esempio perfetto il bellissimo sentiero CAI che porta al borgo abbandonato di AVI, vicino al confine tra Piemonte e Liguria, lungo le strade percorse dai partigiani durante la Resistenza.
Allora come avvicinarsi per la prima volta al CAI e iniziare, per così dire, a “camminare con le proprie gambe”?
Partecipando per esempio ai molti eventi organizzati dal Cai per questa ricorrenza: presentazioni, proiezioni, escursioni ad Hoc. E’ sufficiente consultare la bacheca o il sito web del Club più vicino a voi.
Potrebbe essere interessante anche leggere l’ultimo libro pubblicato proprio per i 150 anni ( “150 anni di cammino del Club Alpino Italiano 1863-2013 – a cura di Ugo Scortegagna).

Buona lettura e buon cammino
(Articolo di Debora Bergaglio, foto Vittorio Puggioni)

Fumati la macchina, il “viaggio” vale doppio

Le automobili potrebbero, presto o tardi, essere composte da materie prime di origine vegetale, cannabis compresa.

Amido di mais, grano e patate possono essere ingredienti per le bioplastiche. Le carote sarebbero invece utilizzate per il volante, grazie alle loro capacità elastiche che non compromettono comunque la resistenza. In sostanza, combinate con resine speciali, le fibre vegetali aumentano la rigidità del 30%.
La utility car Kestrel utilizza addirittura tra le proprie componenti dei pannelli realizzati con la Cannabis. Una mossa di marketing per dare l’idea di un “viaggio” che vale doppio.

Colora l’autunno con la fotografia

Sembra una stagione straordinaria per gli amanti della fotografia. Tra Roma e Milano, passando per Firenze, gli appassionati di foto, natura e viaggi hanno tre tappe da non mancare. A Roma si celebrano i 125 anni di National Geographic. Per introdurre la mostra, in un bell’allestimento nel Palazzo delle Esposizioni, il curatore Guglielmo Pepe cita lo scrittore, fotografo, etnologo Fosco Maraini.

“Poter gettare ponti che scavalchino millenni, continenti, civiltà, raggiungere esseri umani che lingue, scritture, leggi, costumi, fedi diverse parrebbero dividere inesorabilmente da noi, e scoprire invece che ci sono similissimi – quasi dei fratelli – ecco un insigne piacere.”

L’insigne piacere è mantenuto anche a Milano. Direttamente dal Museo di Storia Naturale di Londra e col patrocinio della sezione documentaria della Bbc, al Museo Minguzzi c’è la selezione del Wildlife Photographer of the Year. Il premio è assegnato ogni anno dal 1967.

I migliori scatti da 98 paesi del mondo si succedono in una collezione di colori che dissetano e ti mettono addosso, non ne avessi abbastanza, la voglia di fare di tutto per difendere la biodiversità del nostro pianeta.

Rigorosamente in bianco e nero, invece, a Firenze è protagonista l’uomo con la mostra di Izis Bidermanas alla fondazione Alinari.

8 regole per dormire BENE

Il sonno è la ricarica naturale delle batterie. Non servono ricerche scientifiche (anche se non mancano) per capire quanto un periodo di riposo totale aiuti il nostro organismo. Serve invece disciplina e autocontrollo. Come?

8 consigli per un buon sonno, spizzicati in giro tra i siti:
> Svegliarsi con la prima luce, aiuta il corpo a settarsi e ad evitare il jetlag sociale
> Sconnettersi da telefonini e pc, lasciati rigorosamente fuori dalla porta perchè anche solo la luce di un cellulare silenziato che si accende può disturbare il nostro inconscio. Fonti di illuminazioni artificiali, peraltro, disturbano il ritmo circadiano.
> Concedersi un ragionevole pisolino pomeridiano, chiedete al vostro gatto o cane, se ne avete uno.
> Fare almeno una leggera attività fisica durante il giorno.
> Prepararsi al sonno come fosse un nostro piccolo rito quotidiano, un body reset per liberare la mente, pulire il corpo e sintonizzarci solo con noi stessi.

> Controllare i cibi: no a caffè, carni rosse e cioccolato la sera, sì a un buon bicchiere di vino e a dosare le quantità.
> Essere coscienti che il sonno è il miglior programma di benessere, gratuito e senza troppi vincoli di luogo…
> … ma non per questo bisogna esserne ossessionati.