Gli psicologi della Oxford University si sono messi a studiare i baci. La notizia non passa inosservata. Baciare piace a quasi tutti e la specie umana è una delle poche, qualcuno sostiene l’unica, a farlo. Gli studiosi inglesi hanno cercato di capire perché.
L’equipe guidata dal professor Wlodarsky propone almeno tre risposte.
Innanzitutto potrebbero essere un preludio al sesso per aumentare l’eccitazione. Parrebbe valere sempre per gli uomini, un po’ meno spesso per le donne. Interpellato nel campione statistico della ricerca, il gentil sesso sostiene di preferire il gesto del bacio dopo l’amplesso. La seconda ragione è quella legata all’affetto: ci si bacia per dimostrare che ci si vuole bene. La radice preistorica, sempre per gli studiosi, è quello dell’accettare di esporsi ai rischi e dimostrare in pubblico il legame di coppia. La terza ragione sarebbe una sorta di analisi sensoriale per la quale si bacia ciò che si vuole conoscere meglio, come volendone assaggiare il sapore.
Per gli amanti della pratica, la ricerca fa emergere elementi molto concreti sul bacio:
-migliora l’umore, perché abbassa il livello di stress,
-rinforza le difese immunitarie, grazie ai 60 milioni di batteri presenti nella saliva e agli anticorpi,
-fa bene al cuore, aumentando la pressione,
-mantiene in forma, coinvolgendo la bellezza di 29 muscoli.
Tutte le ragioni dei benefici affonderebbero nel lontano passato dell’uomo e nel percorso che ci distingue dagli altri esseri viventi.
La componente sensoriale è quella che mi incuriosisce di più. A volte ci si bacia, o si simula il bacio con lo sfioro delle guance, per stabilire un atteggiamento di benevolenza. Mi viene in mente come si usmano i camosci, per intenderci: si cerca qualcosa che piace o non piace nell’altro. Se ci pensiamo c’è dunque una forte componente ecologica nel bacio. Con la sola eccezione di Giuda, che fece del bacio una mera fase di transazione commerciale, ci si bacia anche per studiarsi e andare oltre le apparenze degli abiti e delle abitudini. L’abito non fa il monaco e il bacio aiuta a capirlo meglio.
Questo articolo è pubblicato anche sull’Huffington Post.