Domenica prossima sarà la giornata delle Ville aperte del Fai, un’occasione per scoprire e riscoprire. Un esempio, ma è solo uno dei 780 possibili, è quello di Villa Panza, in provincia di Varese. Alla collezione di arte contemporanea permanente si aggiungono le immagini di Wim Wenders, con i commenti originali del regista.
Non ci sono molte persone nelle mie fotografie. Di solito aspetto finché se ne sono andate. Non perché mi disinteressi della nostra specie, al contrario! È solo che trovo più stimolante vedere le tracce lasciate dalle persone e lasciare che siano i luoghi a parlare. Sono convinto che strade e case e paesaggi sappiano parlare di noi in maniera molto eloquente. Ci hanno osservato con pazienza. Ci guardano per tutto il tempo… Il West americano è un posto in cui tutto va in pezzi. La gente qui aveva grandi speranze, ma la natura è stata più forte di quanto si aspettasse. La natura non voleva essere conquistata. Ha resistito caparbiamente a qualsiasi tentativo di civilizzazione.
Wim Wenders, 2015
I commenti originali del fotografo alle foto sopra. A sinistra: non so da quanto tempo nessuno si siede su una di quelle sedie. Le persone non sembravano mancargli un granché. Erano immerse in una profonda conversazione tra di loro. A destra: mi ci sono volute ore per trovare qualcuno che potesse entrare nella hall del vecchio hotel “da Stout” sulla Main Street di Gila Bend. Era chiuso da anni ormai. Questo dipinto sopra la macchina della coca-cola mi perseguita dall’ora. È una versione da sogno dell’inizio perfetto di una road movie.
La gallery ufficiale di Villa Panza è sul sito.