Vacanze strane: uno squalo nel mare dove ti sei appena tuffato non è un’esperienza che capita tutti i giorni, tanto più se hai con te una videocamera. Il giovane australiano può dirsi fortunato e le riprese non sono neanche male. L’esclamazione finale la dice lunga sull’esperienza che, probabilmente, non dimenticherà mai.
Per quanto le acque australiane siano tra le più rischiose per i contatti tra uomini e squali (il filmato è stato girato a Sidney) teniamo presente che al mondo muoiono più persone per shock anafilattico da punture di api che non per assalti di squali.
Esiste un ottimo doc sui pescecani, diffuso anche nelle sale Imax. Il trailer è spettacolare e la frase del ricercatore scientifico che afferma che noi siamo più pericolosi per gli squali di quanto loro lo siano per noi è eloquente.
Buoni tuffi, anche all’amico un po’ bastardo che ha urlato “shark” un attimo dopo che si era tuffato il temerario.
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Il salto più alto dell’umanità
Non è proprio come buttarsi da un satellite, ma il panorama da lassù deve essere stato parecchio bello. La terra, forse, sembrava piccola là in basso e l’uomo davvero una formichina. L’angolazione è inedita e trasmette un po’ il pathos dell’impresa avvenuta nell’ottobre 2012. Qualche numero: Felix Baumgartner si è lanciato da quasi 40 km, la salita col pallone ha richiesto tre ore, nel tuffo di 10 minuti il corpo ha superato mach 1.